Retargeting Facebook e Google: come far comprare chi visita il tuo sito
Oggi parliamo del problema che hanno tutti quelli che vendono su internet: cioè che il 99% delle persone che va su un sito non compra.
Il fatto che la maggior parte delle persone che va su un sito non compra non è un problema che hai solo tu, ma è davvero molto molto comune.
Quindi oggi ho 2 soluzioni per risolverlo: una gratuita ed una a pagamento.
Sito web e Customer Journey
Poco tempo fa ho fatto un video in cui spiego perché un sito DA SOLO non basta per vendere. Mi raccomando, se te lo sei perso guardalo perché ti metterà le basi per capire meglio quello che ti spiego oggi.
Purtroppo il tuo sito internet è solo uno dei tanti “stimoli” che i tuoi potenziali clienti possono ricevere durante il loro percorso d’acquisto.
Durante questo percorso l’utente cerca informazioni, vede delle pubblicità sia online che offline, legge degli articoli e così via. In pratica viene bombardato e sollecitato da altri a comprare.
Se riprendiamo un secondo l’immagine di un ipotetico percorso di acquisto, puoi vedere che il tuo potenziale cliente ha visto il tuo sito in un determinato punto, ma poi in tutti gli altri punti, nei giorni o mesi successivi, viene stimolato da altri concorrenti o da altre persone a comprare.
Se tu non sei presente anche in questa parte della customer journey, non venderai.
Quindi un sito da solo non basta per vendere, ma servono altri “elementi”, altrimenti il tuo potenziale cliente comprerà da qualcun altro.
In realtà ho due soluzioni: una gratuita e una a pagamento. Sono importanti entrambe e vanno fatte entrambe, però oggi partiamo da quella a pagamento.
Soluzione a pagamento: RETARGETING
Come ti dicevo prima hai bisogno di qualcosa che vada a stimolare il tuo potenziale cliente, durante tutto questo percorso.
Hai bisogno di “stargli dietro” finché non compra. Perché altrimenti si dimenticherà di te, oppure molto probabilmente comprerà da qualcun altro che l’ha “stimolato” dopo di te o meglio di te.
Il modo che ti spiego oggi si chiama RETARGETING.
Sia Google che Facebook ti permettono di inserire un codice di retargeting nel tuo sito per tracciare chi entra.
In questo modo queste due piattaforme sapranno chi sta visitando il tuo sito.
Se Facebook sa chi entra nel tuo sito, tu puoi fare delle pubblicità specifiche sempre su Facebook, solo alle persone che lo hanno visitato. E la stessa cosa vale anche per Google.
In questo modo andrai a fare delle pubblicità che possono “seguire” i tuoi potenziali clienti anche dopo che hanno visitato il tuo sito.
Non so se ti sei mai accorto che molto spesso, dopo che visiti un sito, continui a vedere la pubblicità di quel brand o di quel prodotto… come se davvero ti stesse seguendo per tutta la rete.
In pratica puoi continuare a “stimolare” il tuo contatto durante tutto il suo percorso di acquisto.
Quello è appunto il RETARGETING.
Queste sono pubblicità che hanno solitamente ritorni di investimento alti, proprio perché il pubblico su cui vanno ad agire è caldo, cioè è gente che ha già visto chi sei e cosa vendi perché ha già visitato il tuo sito.
Quindi questa pubblicità solitamente funziona molto bene.
In più abbassi anche la probabilità che il tuo potenziale cliente compri da qualcun altro, dopo aver visitato il tuo sito, perché anche tu stai continuando a fargli vedere il tuo prodotto!
L’agenzia che mi ha fatto il sito mi ha messo questo codice per il retargeting?
In generale quello che vedo io è che pochissime agenzie inseriscono il codice di retargeting sul sito dei propri clienti.
Questo perché solitamente loro puntano a farti un sito e basta, non si interessano a farti vendere, che è quello di cui tu avresti davvero bisogno.
Se non ti mettono questo codice è un vero problema, perché così non si traccia niente e non è possibile fare questo tipo di pubblicità.
Devi prima inserire il codice e poi Facebook o Google possono cominciare a vedere chi entra.
E solo successivamente, dopo che un po’ di persone sono state sul tuo sito, puoi fare le pubblicità.
Quindi dovresti chiedere alla tua agenzia se te l’hanno inserito oppure no.
Fagli ad esempio questa domanda a bruciapelo:
Mi avete messo il pixel di Facebook?
C’è anche un’altra cosa molto importante da dire: questo tracciamento è anche molto specifico.
Facebook o Google infatti riescono a vedere anche quali pagine una persona ha visitato.
Quindi puoi anche decidere di fare delle pubblicità specifiche a seconda delle pagine che hanno visto.
Quindi a qualcuno che ha visto la pagina di uno shampoo farai vedere la pubblicità di quello shampoo, a chi invece ha visto la pagina del bagnoschiuma, farai vedere la pagina del bagnoschiuma.
Così tutti si beccano la pubblicità giusta e tu non sprechi soldi in pubblicità inutili.
Conclusioni
Solitamente il 99% delle persone che visitano un sito, escono senza comprare e questo è fisiologico.
Quello che succede spesso è che il tuo potenziale cliente, visita il tuo sito, non compra, ma continua a ricevere stimoli, pubblicità, informazioni, da altre persone o altri tuo competitor. E per questo motivo c’è la possibilità che compri da qualcun altro.
Devi assolutamente essere presente con i tuoi prodotti o con il tuo brand anche dopo che questo utente ha visitato il tuo sito: in pratica devi inseguirlo
Sia Google che Facebook ti danno la possibilità di inserire un codice speciale all’interno del tuo sito per potergli permettere di vedere chi entra e lo visita.
In questo modo puoi fare delle pubblicità solo a queste persone, dopo che hanno visitato il tuo sito e quindi aumentare la possibilità che comprino da te.
Questo codice ti permette anche di essere particolarmente specifico quindi ad esempio puoi far vedere la pubblicità di un certo prodotto solo a chi ha visto sul tuo sito quel prodotto.
Queste pubblicità sono estremamente efficaci perché vanno ad agire su un pubblico caldo, che quindi ti conosce già e ha già visto i tuoi prodotti. Non farle sarebbe davvero stupido.
Oggi abbiamo visto il primo metodo che hai per “inseguire” il tuo potenziale cliente e per fare in modo che non compri dai tuoi concorrenti dopo che ha visitato il tuo sito.
Nel prossimo video ti farò vedere il secondo metodo, che è quello gratuito.