{"id":893,"date":"2017-08-18T12:59:26","date_gmt":"2017-08-18T10:59:26","guid":{"rendered":"https:\/\/www.lucadomeniconi.com\/?p=893"},"modified":"2018-06-22T17:24:01","modified_gmt":"2018-06-22T15:24:01","slug":"come-ragionano-le-persone-molto-intelligenti","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.lucadomeniconi.com\/come-ragionano-le-persone-molto-intelligenti\/","title":{"rendered":"Come ragionano le persone molto intelligenti?"},"content":{"rendered":"
Questa domanda devo ammettere che mi affascina tantissimo.<\/p>\n
Nello specifico mi interessa la risposta non tanto per una semplice curiosit\u00e0, ma perch\u00e9 nasconde una seconda domanda, ancora pi\u00f9 interessante:<\/p>\n
Posso migliorare drasticamente me stesso, ragionando come una persona “super intelligente”?<\/strong><\/em><\/p>\n Partiamo dalle basi: cosa c’\u00e8 alla base dell’intelligenza?<\/p>\n Guarda questo insieme di numeri e lettere:<\/p>\n knsxoi543y77778efh8rfv097777d Noti niente di strano?<\/p>\n knsxoi543y7777<\/span>8efh8rfv097777<\/span>d Esattamente ogni 10 lettere e numeri casuali, si ripete quattro volte il numero “7” (il pattern “7777”).<\/p>\n Quello che ha fatto il tuo cervello per riconoscere questo schema all’interno di un insieme di numeri e cifre, all’apparenza casuali, prende il nome di “pattern recognition”<\/strong> (riconoscimento di pattern).<\/p>\n Per i non avvezzi a questa terminologia tipicamente utilizzata in ambito informatico, il riconoscimento di pattern, non \u00e8 altro che l’individuazione, all’interno di dati “grezzi”, di modelli\/schemi che si possono ripetere<\/strong>.<\/p>\n Dal punto di vista dell’evoluzione della specie, riconoscere i pattern ha reso noi esseri umani capaci di sopravvivere e svilupparci pi\u00f9 efficientemente rispetto ad altri animali\/organismi.<\/p>\n Quindi questa cosa la sappiamo fare bene, ma c’\u00e8 chi tra di noi riesce a farla meglio.<\/p>\n Cosa c’entra il riconoscimento dei pattern con l’intelligenza?<\/p>\n \u201cIl riconoscimento dei pattern \u00e8 l’essenza dell’intelligenza umana.\u201d<\/p>\n -Ray Kurzweil-<\/p>\n<\/blockquote>\n Per Ray Kurzweil, che per la cronaca \u00e8 colui che (tra le tante altre cose) ha inventato lo scanner, l’intelligenza \u00e8 in larga parte attribuibile alla nostra capacit\u00e0 di riconoscere pattern<\/strong>.<\/p>\n Quindi siamo pi\u00f9 o meno intelligenti a seconda di quanto sappiamo fare bene questo lavoro.<\/p>\n Le persone con un alto QI<\/strong> infatti, non sono dei semplici “collezionisti” di fatti e cultura generale, ma sviluppano una profonda comprensione dei concetti<\/strong>.<\/p>\n Cosa significa?<\/p>\n Prima di tutto che le persone intelligenti NON memorizzano le cose<\/strong>.<\/p>\n Chi ha un QI alto \u00e8 bravo a connettere tra loro idee e creare costruzioni mentali tra informazioni che magari potrebbero sembrare irrilevanti o appartenenti ad altri contesti.<\/p>\n Quindi questi “geni” trovano con facilit\u00e0 schemi tra dati grezzi e li collegano tra di loro<\/strong>. In parole povere: riconoscono e\u00a0connettono pattern<\/strong>.<\/p>\n <\/p>\n Torniamo alla domanda chiave: posso migliorare drasticamente me stesso, ragionando come una persona “super intelligente”?<\/p>\n Dal mio punto di vista s\u00ec. Ecco una piccola linea guida che ti pu\u00f2 tornare molto utile se devi imparare cose nuove (a scuola o al lavoro) e per migliorare qualsiasi situazione con cui interagisci quotidianamente.<\/p>\n Di fronte agli eventi che ti circondano, sforzati di riconoscerne il modello che ne sta alla base.<\/strong><\/p>\n Se leggi un libro, cerca sempre di sintetizzare in poche parole un capitolo<\/strong>. Quando hai finito prova a creare un modello dei concetti<\/strong> su un foglio. Cerca sempre di semplificare il pi\u00f9 possibile. Poi vai anche pi\u00f9 a fondo: i libri che leggi hanno una struttura simile? Se s\u00ec, qual \u00e8?<\/p>\n
\nj39e8389f7777lmjbh8ihrz7777<\/p><\/blockquote>\n
\n39e8389f7777<\/span>lmjbh8ihrz7777<\/span><\/p><\/blockquote>\n\n
<\/h3>\n
1) Comincia a notare i pattern in qualsiasi contesto<\/h3>\n