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Come ragionano le persone molto intelligenti?

Questa domanda devo ammettere che mi affascina tantissimo.

Nello specifico mi interessa la risposta non tanto per una semplice curiosità, ma perché nasconde una seconda domanda, ancora più interessante:

Posso migliorare drasticamente me stesso, ragionando come una persona “super intelligente”?

Partiamo dalle basi: cosa c’è alla base dell’intelligenza?

Guarda questo insieme di numeri e lettere:

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Noti niente di strano?

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Esattamente ogni 10 lettere e numeri casuali, si ripete quattro volte il numero “7” (il pattern “7777”).

Quello che ha fatto il tuo cervello per riconoscere questo schema all’interno di un insieme di numeri e cifre, all’apparenza casuali, prende il nome di “pattern recognition” (riconoscimento di pattern).

Per i non avvezzi a questa terminologia tipicamente utilizzata in ambito informatico, il riconoscimento di pattern, non è altro che l’individuazione, all’interno di dati “grezzi”, di modelli/schemi che si possono ripetere.

Dal punto di vista dell’evoluzione della specie, riconoscere i pattern ha reso noi esseri umani capaci di sopravvivere e svilupparci più efficientemente rispetto ad altri animali/organismi.

Quindi questa cosa la sappiamo fare bene, ma c’è chi tra di noi riesce a farla meglio.

Cosa c’entra il riconoscimento dei pattern con l’intelligenza?

“Il riconoscimento dei pattern è l’essenza dell’intelligenza umana.”

-Ray Kurzweil-

Per Ray Kurzweil, che per la cronaca è colui che (tra le tante altre cose) ha inventato lo scanner, l’intelligenza è in larga parte attribuibile alla nostra capacità di riconoscere pattern.

Quindi siamo più o meno intelligenti a seconda di quanto sappiamo fare bene questo lavoro.

Le persone con un alto QI infatti, non sono dei semplici “collezionisti” di fatti e cultura generale, ma sviluppano una profonda comprensione dei concetti.

Cosa significa?

Prima di tutto che le persone intelligenti NON memorizzano le cose.

Chi ha un QI alto è bravo a connettere tra loro idee e creare costruzioni mentali tra informazioni che magari potrebbero sembrare irrilevanti o appartenenti ad altri contesti.

Quindi questi “geni” trovano con facilità schemi tra dati grezzi e li collegano tra di loro. In parole povere: riconoscono e connettono pattern.

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Torniamo alla domanda chiave: posso migliorare drasticamente me stesso, ragionando come una persona “super intelligente”?

Dal mio punto di vista sì. Ecco una piccola linea guida che ti può tornare molto utile se devi imparare cose nuove (a scuola o al lavoro) e per migliorare qualsiasi situazione con cui interagisci quotidianamente.

1) Comincia a notare i pattern in qualsiasi contesto

Di fronte agli eventi che ti circondano, sforzati di riconoscerne il modello che ne sta alla base.

Se leggi un libro, cerca sempre di sintetizzare in poche parole un capitolo. Quando hai finito prova a creare un modello dei concetti su un foglio. Cerca sempre di semplificare il più possibile. Poi vai anche più a fondo: i libri che leggi hanno una struttura simile? Se sì, qual è?

Se stai guardando un film che ti piace, fai caso alla sequenza degli eventi: è possibile che nasconda un pattern. Una tipica struttura ricorrente ad esempio è il “viaggio dell’eroe”.

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2) Ama la “confusione” iniziale

È importante riflettere su un punto: quando stai cercando di trovare un pattern il primo step è la confusione. È normale essere confusi in questo momento perché il nostro cervello sta cercando la struttura tra un mare di informazioni non rilevanti.

La cosa peggiore che puoi fare è dire che la cosa su cui stai ragionando è impossibile da studiare / imparare e non c’è un pattern chiaro. Non devi assolutamente mollare e passare alla memorizzazione dei concetti perché non sei ancora riuscito a trovare un modello.

C’è solo un modo per andare avanti: pensa e cerca di esporti a quante più possibili varianti / spiegazioni di qualità del concetto o dell’evento che stai analizzando.

Ci sarà un momento in cui troverai un “aggancio”. Sarà come una sorta di click mentale che ti darà un primo possibile mini-modello del tutto.

 

3) Usa spesso metafore ed analogie

Una volta che hai capito qualcosa in maniera generale, prova ad utilizzare metafore od analogie con situazioni simili che conosci, ma che fanno parte di altri contesti.

Questo ti permette di creare connessioni con zone differenti del tuo cervello e di mettere in pratica quei collegamenti di cui ti parlavo all’inizio (collegamenti tra pattern).

Come“, “tipo“, “uguale a” sono le parole chiave da usare.

Puoi cominciare con una serie di domande aperte tipo:

  • Questa idea mi ricorda….?
  • Questa idea è usata in situazioni di vita vera come…?
  • Che fenomeno simula questa idea?

Prendiamo ad esempio i numeri complessi: i numeri mi hanno sempre ricordato il camminare lungo una linea come se fosse una strada dritta. Grazie ai numeri interi puoi camminare avanti ed indietro rispetto ad un punto di partenza (che è lo zero). Con i numeri complessi, la linea diventa una piazza in cui puoi girare liberamente, ruotando intorno al punto di partenza.

 

4) Metti in discussione il modello

Le persone molto intelligenti sono molto brave a creare modelli e connessioni ma anche a tagliare queste ultime se non funzionano e non si applicano a dovere.

Fai l’avvocato del diavolo con l’idea che hai appena creato: analizzane le implicazioni, i limiti ed i difetti e modifica il tutto. Sii scettico al massimo.

Lo scetticismo è sano se applicato nel giusto contesto. Essere scettici “tanto per” invece è da stupidi. Ma per arrivare a delle connessioni potenti devi farne tante e tagliare quelle che non funzionano. Solo in questo modo puoi farcela.

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Conclusioni

Ammetto di aver affrontato solo una piccola parte di questo tema enorme, che è appunto il miglioramento delle performance cerebrali. La cosa più importante comunque da cogliere è il “modo” con cui le persone veramente intelligenti ragionano.

Da domani, cerca di concentrarti sul modello di tutto ciò che ti sta intorno. Astraiti dai dettagli e trova la struttura. Solo così puoi vedere le cose da una prospettiva molto più interessante e ragionare allo stesso modo di chi ha una mente fuori dal comune.