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cos'è una startup?

Cos’è una startup: Guida per una Startup di successo 1

Cos’è una Startup: in Italia è un casino

Spesso ai miei corsi mi capita di fare una breve introduzione iniziale in cui spiego “cos’è una Startup”.

Questo perché se dico “Ciao sono Luca e sono uno Startupper seriale!”, la quantità di rughe sulle fronte delle persone, diventa improvvisamente molto alta 😉

A parte gli scherzi, avevo intenzione di scrivere un super articolo sulle Startup (da una piccola idea ai milioni di Euro di fatturato) ma mi sono reso conto che il tema è veramente ENORME.

Nessun problema: spezzo l’articolone in mini-articoli, così il tutto è anche più digeribile.

Prima questione da smarcare: cos’è una Startup?

Se vai a San Francisco e fai questa domanda all’ “uomo della strada”, molto probabilmente ti saprà rispondere.

Ma qui in Italia la situazione è molto diversa.

Ti faccio capire quanto è diversa con un aneddoto.

Poco tempo fa mi sono trovato dentro ad un noto incubatore di Startup (cioè un luogo in cui le Startup dovrebbero crescere) e uno dei Mentor (cioè uno di quelli che dovrebbe aiutare le startup a crescere) non sapeva cosa fosse una Startup.

La confondeva con “Start up“.

Occhio che c’è differenza tra Startup e Start up (staccato), ma te ne parlerò dopo, don’t worry.

Tornando al Mentor, è come se il professore che insegna matematica a scuola non sapesse cos’è la matematica e la scambiasse per la geografia.

Bene ma non benissimo.

Torniamo sul pezzo, perché l’urgenza di rispondere alla domanda “cos’è una Startup”, come vedi, è molto alta.

cos'è una startup: non sbagliare la definizione

Caratteristiche di una (vera) Startup

Una Startup per essere considerata una VERA Startup, deve avere 3 caratteristiche fondamentali:

  • deve essere un’attività imprenditoriale
  • deve essere innovativa
  • deve essere scalabile

Se ha solo una o due di queste caratteristiche, NON è una Startup.

Le deve avere TUTTE E TRE.

1) Deve essere un’attività imprenditoriale

La definizione popolare di Startup in America è questa:

un’azienda innovativa con meno di 100 dipendenti.

Ma a parer mio è sbagliata.

Sbagliata perché una Startup NON è necessariamente un’azienda. Può esserlo, ma in generale è un’ “attività imprenditoriale” anche non “costituita”.

Anche due persone con un’idea, con le giuste caratteristiche sono una Startup. L’immagine qui sotto ti fa venire in mente qualcosa?

il garage di apple che era già una startup anche quando non era una vera e propria azienda

È il garage “sacro” in cui Steve Jobs e Steve Wozniak cominciarono a lavorare ai primi computer Apple.
Apple in quel momento era una Startup, anche se probabilmente l’azienda vera e propria non era ancora stata costituita.

Ok Luca, quindi vuoi dirmi che io ed il mio amico Mario, che abbiamo in mente di mettere in piedi una gelateria di soli gusti al cioccolato, siamo una Startup!

NO. NO. NO.

Perché:

  1. Non sono così certo che la vostra idea possa essere considerata “innovativa”
  2. Con molta probabilità non siete scalabili (ci arriviamo su questo punto).

 

Ah, la cosa più importante: il grano ($).

La risposta alla domanda “cos’è una startup”, senza questa parte, perderebbe di valore. Quindi, occhio!

L’idea di Startup DEVE portare allo sviluppo di un’azienda che crei valore per il cliente finale e che porti denaro a voi.

Se lavorate ad un drone innovativo, con l’obiettivo di farlo volare nel vostro giardino, NON siete una Startup. Lo potreste essere, se avete intenzione di venderlo o di tirarci fuori del grano (in qualche modo).

QUINDI: DOVETE FARE IL GRANO.

 

startup e innovazione

2) Deve essere innovativa

Un’altra caratteristica molto importante è l’innovatività.

Non mi riferisco solo ad una forte innovatività di prodotto ma anche ad una innovatività del modello di business.

In parole povere, non è detto che necessariamente dobbiate realizzare un prodotto/servizio innovativo, ma potete anche provare a vendere un prodotto comune, in un modo innovativo.

Ad esempio Dollar Shave Club che è stata venduta ad una multinazionale per circa 1 miliardo di dollari, fa proprio questo.

dollar shave club è l'esempio tipico di una startup che presentava un'innovatività di business model piuttosto che di prodotto

Ti consegna ogni mese a casa, il numero di rasoi da barba (molto semplici) di cui hai bisogno. Il modello è a subscription: quindi ti vengono scalati i soldi ogni mese dalla carta. Nessuna fatica per pagare, nessuna fatica per comprare ogni volta i rasoi.

3) Deve essere scalabile

Quando mi chiedono cos’è la scalabilità rispondo sempre:

è quella cosa che ti permette di metterti una Lamborghini in garage, in poco tempo

Semplice ed efficace. Lo capiscono sempre tutti 😉

cos'è una startup startup scalabili ti permettono di avere una lamborghini

In altri termini, la scalabilità è la capacità di un sistema di crescere, in relativamente poco tempo e con poco “sforzo”.

Vediamo qualche esempio, così ci capiamo.

Un ragazzo che fa il grafico di professione, con il suo studio privato, ha un business scalabile?

NO.

Perché la crescita del suo fatturato dipende dal tempo che lui dedica al suo lavoro.
Più tempo, più fatturato. Meno tempo, meno fatturato.

È vero che potrebbe migliorare le sue doti tecniche e farsi pagare di più, per ogni ora lavorata: ma alla fine c’è sempre un limite. E c’è sempre dipendenza tra tempo impiegato e soldi.

Se decide di prendere altre persone a lavorare con lui, il discorso non cambia. Ogni persona potrà avere al massimo un certo numero di clienti e quindi rimarrà una diretta correlazione tra “tempo di lavoro” e fatturato. Quindi anche le agenzie non sono scalabili.

Per farti capire cosa intendo veramente per scalabile, ti faccio un esempio con una (ex) Startup famosissima: Dropbox.

Il grafico mostra l'incredibile crescita del numero di utenti di Dropbox che si può verificare solo attraverso una struttura scalabile

Dropbox ha avuto un periodo in cui cresceva con un “passo” di 100 milioni di utenti all’anno.

La scalabilità del suo prodotto e del suo modello di business, hanno permesso una crescita esponenziale dei suoi utenti (e del suo fatturato), con uno sforzo “lineare”.

Alla ricerca del business model che funziona

Non è finita qui: per rispondere alla domanda “cos’è una Startup” bisogna andare ancora oltre.

Come hai potuto vedere nei paragrafi precedenti, le Startup hanno caratteristiche molto particolari, che le rendono praticamente uniche.

C’è anche un’altra caratteristica fondamentale che ancora non ti ho menzionato ma che è molto importante: devono essere PROGETTATE per CERCARE un business model funzionante e scalabile.

Mentre in una piccola-media azienda o una multinazionale si ha già un business model stabile o prefissato, in una Startup si deve prima capire qual è quello giusto.

La Startup infatti dovrebbe:

  • CAPIRE se il prodotto/servizio che vuole realizzare, si può vendere (che ci sia qualcuno disposto a comprarlo)
  • CAPIRE se il prodotto/servizio che vuole realizzare, dia o meno valore al cliente finale
  • TROVARE un canale di acquisizione di clienti che sia sostenibile (o in parole povere come trovare clienti che possano far crescere esponenzialmente il progetto)
  • CAPIRE se il business sia effettivamente scalabile

il metodo lean startup per riuscire a testare i vari modelli di business

Prendiamo il caso di un piccolo business locale che dobbiamo avviare: una gelateria.
In questo caso sapresti già che molto probabilmente venderesti gelati dietro ad un bancone. Le persone ti troverebbero perché hai scelto un bel locale in centro, dove c’è passaggio.

Business model fissato in partenza.

Se domani invece dovessi creare una Startup che vende un apparecchio medicale per curare una malattia degenerativa, potresti testare la vendita diretta tramite il tuo sito.

Ma non solo: potresti affidarti a strutture sanitarie esterne, oppure semplicemente affittare il tuo apparecchio che viene consegnato direttamente a casa del cliente per qualche ora, ogni mese.

Se ci pensi, questi sono 3 business model diversi, che andrebbero testati per capire se funzionano o meno.

Come vedi la nostra Startup, non parte con un business model fissato, ma sta cercando quello giusto (sostenibile e scalabile).

Per questo motivo le Startup vanno gestite in un modo completamente diverso rispetto ad altre “entità” (sia che siano piccole-medie aziende o grandi multinazionali).

cos'è una startup e come creare una startup

Non puoi giocare a basket, con le regole del calcio.
Non puoi giocare a basket, allenandoti per giocare a calcio.

In generale, la gestione di un’attività che deve essere innovativa e scalabile, magari in un contesto di totale incertezza del mercato e del proprio prodotto, è qualcosa di veramente complesso e particolare.

Ci sono processi più o meno validi per FARE Startup, come ad esempio la metodologia Lean Startup. Processi che differiscono in maniera sostanziale da quelli che servono per mandare avanti una piccola-media azienda o una multinazionale.

Startup e Start up: non sbagliare!

In Italia, la fase iniziale di un’attività, di un’impresa “normale” si chiama “Start up”. Questo non ha nulla a che vedere con una Startup, che come ti ho fatto vedere, ha delle caratteristiche ben precise.

Purtroppo il termine “Startup” è arrivato in Italia, dopo che “Start up” era già ampiamente entrato nel linguaggio tecnico, generando una serie di incomprensioni incredibili.

Ed è anche per questo che sei arrivato qui a chiederti “cos’è una Startup?”

Mi raccomando: ora non puoi sbagliare!

Conclusioni: cos’è una startup?

Una Startup è un’attività imprenditoriale (anche non costituita), innovativa (non necessariamente nel prodotto) e scalabile.

La Startup è inoltre alla ricerca di un business model sostenibile.

Avendo caratteristiche profondamente diverse rispetto ad altre entità, la Startup deve seguire un’organizzazione e un processo per la sua crescita, molto differente da una normale azienda o da una multinazionale.

Se sei uno startupper o se stai lanciando un prodotto potenzialmente nuovo, il consiglio è quello di CAPIRE bene qual è il processo giusto di creazione di una Startup e STUDIARE. Nessuno nasce startupper e nessuno nasce imprenditore: occorre imparare dai più bravi.

Se non lo fai, rischi di perdere tanto tempo… e tanti soldi!